L’importanza di avere fiducia: fidarsi è bene non fidarsi è peggio

Avere fiducia in sè e negli altri spesso può sembrare molto difficile. In questo articolo capiamo perché è invece così importante e come fare

Cos’è la fiducia e perché è importante

La fiducia è la base di qualsiasi relazione interpersonale sana. Si tratta di una sensazione di sicurezza e di affidabilità che si sviluppa tra due o più persone. La fiducia è importante in tutte le relazioni, sia personali che professionali. Senza di essa, le relazioni possono diventare instabili e insicure, generando conflitti e frustrazione. Ad esempio, in una relazione sentimentale la mancanza di fiducia può causare gelosia, controllo e litigi frequenti, mentre in una relazione lavorativa può portare a mancanza di collaborazione e scarsa produttività. La fiducia è quindi fondamentale per costruire e mantenere rapporti sani ed equilibrati.

Fidarsi è bene, non fidarsi è peggio

Certo, è vero. L’originale era “fidarsi è bene non fidarsi è meglio”, però c’è qualcosa da considera sulla saggezza popolare.

Ma tutto questo è davvero bizzarro. Se la vera saggezza, quella che porta ai risultati che vogliamo, consiste  nella mentalità popolare, come mai la maggior parte delle persone non ha ciò che vorrebbe? Basterebbe farti questa domanda per sentire l’esigenza di mettere in discussione ciò che hai imparato finora nella tua vita dalla mentalità popolare che, in alcuni proverbi, è stata quasi divinizzata.

A volte ci sono insegnamenti utili nella saggezza popolare, ma troppe volte nella saggezza popolare c’è la causa dei fallimenti di tante persone che si affidano alla mentalità “comune”.

La mentalità popolare, la mentalità comune, produce risultati comuni, conduce a cose che sono nella media, cioè mediocri!

La mentalità comune sarebbe utile se la gente comune avesse risultati straordinari.

Quindi torniamo al nostro detto popolare sulla fiducia ed esaminiamo meglio questa perla di saggezza per evitare che tutta questa sapienza ti porti a ottenere risultati mediocri.

Ci sono diverse cose da esaminare in merito alla fiducia. Cominciamo da chi vorrebbe tanto fidarsi, ma non ci riesce…

Come avere fiducia in sé stessi

La fiducia in sé stessi è essenziale per poter instaurare una relazione di fiducia con gli altri. Per svilupparla è importante riconoscere i propri successi e le proprie abilità, anche quelle che potrebbero sembrare banali. Allo stesso tempo, bisogna affrontare le proprie paure e superare i propri limiti, senza temere il giudizio altrui. Inoltre, è importante accettare i propri errori, senza per questo sentirsi inadeguati o giudicati. La fiducia in sé stessi si sviluppa con il tempo e con l’esperienza, ma si può lavorare su di essa adottando un atteggiamento positivo verso se stessi.

Se senti di non riuscire a fidarti delle persone dovresti renderti conto che hai poca fiducia in te.  Non puoi dare ad altri qualcosa che non hai nemmeno per te. Se ti chiedo 100€ e non li hai, non puoi darmeli.

Sento spesso parecchie persone lamentarsi del fatto che non ci si può fidare di nessuno, c’è da chiedersi se quindi non ci si possa fidare neanche di loro…

Come avere fiducia negli altri

Ad inquadrare in maniera un po’ più ampia la situazione hanno contribuito diversi studiosi. Ad esempio, il familismo amorale è un concetto sociologico introdotto da Edward C. Banfield nel suo libro The Moral Basis of a Backward Society . Banfield condusse degli studi presso un paesino della Lucania durante nove mesi di permanenza sul campo, comparandoli poi con studi condotti presso la provincia di Rovigo. Ne dedusse che in certe comunità – e in particolare proprio in Italia – gli individui sembrerebbero agire come a seguire la regola: “massimizzare unicamente i vantaggi materiali di breve termine della propria famiglia, supponendo che tutti gli altri si comportino allo stesso modo”.

In poche parole, secondo questi studi, l’italiano medio tende a non farsi problemi nel compiere azioni che arrechino vantaggi a sé e alla propria famiglia ristretta, ignorando il fatto che magari quelle stesse azioni danneggiano gli altri o aggirano le leggi. In pratica è una mentalità che richiama la psicologia della malavita e dei “quartieracci”, dove l’idea di assumersi la responsabilità del bene comune è lontana anni luce. Insomma una mentalità vecchia, derivante dalla paura e creatrice della povertà.

Sicuramente noi italiani non siamo tutti così, ma se uno di noi vede troppo marcio nel mondo e lo considera un posto in cui non ci si può fidare di nessuno, dovrebbe chiedersi se lui è uno di cui ci si può fidare davvero.

Se lui è una persona che pensa “Vincere Vincere” oppure è uno disposto ad accettare il compromesso di trarre vantaggio da qualche persona o situazione, anche se a discapito di qualcun altro che magari, visto che non conosce, reputa “lecito” fregare o almeno non tutelare.

In verità chi fa così è povero dentro e ti spiego perché: Se Tizio pensasse di poter riuscire ad ottenere ciò che vuole senza fregare il prossimo che vantaggio ne avrebbe a scegliere di approfittarsi dell’altrui bisogno  ingenuità al fine di realizzare un proprio interesse personale?

Chi sceglierebbe la strada della propria realizzazione a discapito del bene altrui sapendo che poteva ottenere ciò che voleva portando valore anziché toglierlo? Per scegliere una condotta del genere bisogna essere geneticamente malvagi, ma non esiste il cromosoma della cattiveria.

Esiste sicuramente una mentalità povera che porta ad avere un comportamento altrettanto misero. Chi tollera di trarre vantaggio da qualche persona o situazione, anche se a discapito di qualcun altro, ha una programmazione mentale molto povera.

Infatti pensa di sé cose così improduttive da sentirsi incapace di realizzare ciò che vorrebbe in maniera onesta e ligia ai suoi valori. Pensa che realizzare certi risultati sia così lontano da ciò che lui può fare, da sentirsi costretto a scendere a compromessi con i propri valori (come l’onestà in questo caso) per realizzare ciò che di positivo vuole nella propria vita. Quindi di fondo ha anche pochissima fiducia in se stesso.

Dare fiducia non significa nemmeno comportarsi da ingenui. Viviamo in un mondo dove c’è tanta gente della quale non è utile fidarsi e non devi certo dare fiducia a questo tipo persone. Parliamo piuttosto della fiducia da dare a chi ami, a chi vuoi bene e alle persone che in qualche modo sono importanti nella tua vita e per le quali reputi sensato “rischiare” di dare fiducia.

Finché non dai a chi ti sta a cuore tutta la tua fiducia, la tua relazione con tali persone non potrà mai essere la migliore possibile. Certo se ti fidi potresti anche venire deluso, ma se non ti fidi di nessuno come finirai? Esatto, da solo. Magari ti è già successo di essere circondato da tante persone, ma di sentirti completamente solo.

Ogni volta che senti che ne vale la pena è importante dare fiducia, anche quando ti sembra di non averne più. La fiducia di cui disponi è come l’universo, infinita. Quindi se senti di non riuscire a darne non è perché non ne hai. Forse hai paura di prendere un’altra fregatura, ma la fregatura più grande sarebbe quella di non investire la risorsa illimitata di cui disponi.

Vediamo la questione razionalmente. Abbiamo detto che la fiducia di cui disponi è infinita. Non è che se dai fiducia a qualcuno poi ne hai di meno da dare a qualcun altro! Quindi disponi di più fiducia di quella che puoi riuscire a dare in tutta la tua vita. Certo, se dai fiducia e resti fregato poi sarà più impegnativo dare fiducia alla prossima persona con la quale reputi ne valga la pena. Sarà più facile avere paura di provare il dolore già assaggiato, ma l’alternativa qual è? Non fidarti di nessuno? Chiuderti in te stesso? Rimanere solo?

Dare fiducia è necessario, anche se non è sufficiente, per creare le relazioni che vuoi con le persone importanti per te. Le relazioni con queste persone e il numero di queste persone nella tua vita è oggettivamente finito.

Quindi grazie alla fiducia (risorsa infinita) puoi creare relazioni importanti (risorsa finita): imprenditorialmente sarebbe una sciocchezza non usare quanta più fiducia possibile visto che è infinita. Sarebbe come avere tutto il denaro del mondo, ma non usarlo per comprarti da mangiare e patire la fame inutilmente.

Quindi fidati! Dai più fiducia di quanto senti di poter dare! Ovviamente a chi ritieni ne valga la pena.

Come gestire la mancanza di fiducia

La mancanza di fiducia può causare tensioni e conflitti all’interno di una relazione. Ma è possibile gestirla in modo costruttivo. È importante comunicare apertamente con l’altra persona e cercare di capire le ragioni della mancanza di fiducia. In alcuni casi, può essere utile chiedere scusa per eventuali errori commessi o per aver deluso l’altra persona. In altri casi, potrebbe essere necessario cercare il supporto di un professionista, come un terapeuta o un mediatore, per risolvere la situazione. L’importante è non trascurare la mancanza di fiducia, ma affrontarla con serietà e determinazione per poter ricostruire una relazione solida e duratura

Le persone sono la nostra risorsa più importante. Quindi bisogna trattarle come tali. Bisogna credere nel cambiamento del prossimo, bisogna trovare il coraggio di costruire relazioni solide, vere, pure, sincere, oneste e fiduciose.

Bisogna essere disposti a essere vulnerabili nei rapporti con le persone con le quali vogliamo costruire qualcosa di superiore, qualcosa di elevato, che si tratti di amici, partner, genitori, figli o colleghi.

Troppo spesso frequentiamo persone per tanto tempo, a volte condividiamo con loro lo stesso tetto, ma non sempre le conosciamo veramente… e non sempre ci facciamo conoscere davvero…

Bisogna abbandonare la corazza che a volte usiamo per difenderci da un eventuale dolore o fregatura che le aspettative che abbiamo su quella persona potrebbero arrecarci. Togliersi la corazza può mettere a disagio, ma bisogna smettere di essere perennemente sulla difensiva.

Le persone possono respingerci, rifiutarci e giudicarci, per questo si ha paura di andare in profondità nei rapporti, ma è solo assieme agli altri che possiamo vivere davvero. Quindi il nuovo proverbio potrebbe essere: “fidarsi è bene, dare più fiducia di quanta senti di averne è meglio”.

 

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